Evviva la vita amor mio Per tutto quello che abbiamo passato Amare il canto delle nostre favole E il nostro dirci uomini. A NOI Lasciate l?immaginazione
Buongiorno signori e signori sono il miracolo che aspettavate vi ammaestro come cani con biscotti che non ho se vi specchiate vedete me se vi drogate
nervi a fior di pelle, vilta su non aver paura, prendi la mira cara spara gli angeli sopra noi per difenderci e poi quando saremo lontani il cielo sembrera
Nuvole Lacrime come uragani Rimango qui Prendo le distanze dai suoi occhi blu Che nonostante i lividi sussurrano \"Vendicami\" Alberi Strade che si snodano
Riesco a vedere solo il vuoto dei tuoi occhi ormai Ma non e paura E' un lento scivolare via il tuo, e un'esile speranza Ma non e paura Un silenzio freddo
Dal tempo sospeso dal nuovo altro arrivano precisi gli artigli vestiti di fame paura negli occhi grandi che spogliano un corpo gia nudo per farne un
I Muezzin cantano lenti Tra i campanili al tramonto Profezie si autodeterminano: Tu non sei qui Logica del Tu e dell'Io Parole non servono piu Distanze
Quando fummo ingoiati da una bocca gigante abbandonati su letti di silenzi e rinunce e una canzone muta ci illudeva per sempre l'infinito e lo zero questa
Abbiamo macchine pronte per l'Apocalisse cuori gonfi e densi di perplessita Tramonti che ci baciano sui tank spareremo insieme contro un invasore invisibile
Mi sono chiuso in quattro mura, Giu in citta, Dove tutto non e mai abbastanza. Nottate insonni a cercare sicurezze che Danno solo una parvenza di stabilita