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Lirieke: Matia Bazar. One Two Three Four. Io Vagabondo (Che Non Sono Altro).


Io un giorno crescero,
e nel cielo della vita volero,
ma un bimbo che ne sa,
sempre azzurra non puo essere l'eta,
poi una notte di settembre mi svegliai
il vento sulla pelle,
sul mio corpo il chiarore delle stelle
chissa dov'era casa mia
e quel bambino che giocava in un cortile:

Io vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro,
soldi in tasca non ne ho ma la su mi e
rimasto Dio.

Si la strada e ancora la,
un deserto mi sembrava la citta,
ma un bimbo che ne sa,
sempre azzurra non puo essere l'eta,
poi una notte di settembre me ne andai,
il fuoco di un camino
non e caldo come il sole del mattino
chissa dov'era casa mia
e quel bambino che giocava in un cortile:

Io vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro,
soldi in tasca non ne ho ma la su mi e
rimasto Dio, Io vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro,
soldi in tasca non ne ho ma la su mi e
rimasto Dio.
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