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Lirieke: Claudio Lolli. Canzoni Di Rabbia. Prima Comunione.


Mille bambini vestiti di bianco, uno di grigio peccato pero.
Cantano in coro seduti in un banco, uno e stonato e questo lo so.
E quello grigio e stonato ero io, nel giorno triste in cui comincio, a sanguinare il mio conto col dio, nel giorno triste che non scordero.
Che bella festa, che occasione, il giorno della prima comunione, quanti parenti sono venuti, quanti gli amici e quanti i saluti. Ma c'e qualcosa che non funziona, forse mia madre che e troppo buona o la camicia che e troppo dura, ma da dove nascera questa paura.
La sagrestia fa profumo d'incenso, ma e proprio vero o son io che lo penso, la sagrestia fa profumo di morte, e proprio vero e persin troppo forte.
Guarda che faccia accigliata ha il curato, mentre domanda a tutti i bambini, se sono ancor puri o se han gia peccato o se han mangiato dei cioccolatini.
Che bella festa, che occasione, il giorno della prima comunione, quanti regali mi hanno portato, che tenerezza mi han riservato. Ma c'e qualcosa che non funziona, mia madre non e stata mai piu buona e questa camicia e davvero dura, perche mi cresce cosi la paura.
E tra i parenti davanti all'altare, il piu tranquillo e senz'altro mio zio, che guarda le gambe delle signore, mentre io guardo in faccia il ministro di dio.
Corpo di Cristo, che strano sapore, pane di chiesa non lievitato. Attento ai denti che puo sanguinare, se per sacrilegio lo hai masticato.
Che bella festa, che occasione, il giorno della prima comunione, quanti gli auguri ho ricambiati per mandare via tutti gli invitati, ma c'e qualcosa che non funziona, non ho ancor sonno e passata l'una, eppure ho tolto anche la camicia dura, non finira mai dunque questa paura.
E quanti anni ci sono voluti, perche da solo imparassi anch'io, a rider dei preti bigotti e fottuti ed a infischiarmene del loro dio. Ma se qualcuno mi avesse avvertito il giorno della prima comunione, avrei mangiato, avrei bevuto e forse avrei fatto persino il buffone. E avrei guardato insieme a mio zio, le gambe di chi so soltanto io, e avrei sgravato la mia avventura del peso enorme di quella paura.