Lirieke: Andrea Bocelli. Ella Mi Fu Rapita!.
Ella mi fu rapita!
E quando, o ciel... Ne' brevi
istanti prima che il mio presagio inferno
sull'orma corsa ancora mi spingesse!
Schiuso era l'uscio! E la magion deserta!
E dove ora sara quell'angiol caro?
Colei che prima pote in questo core
destar la fiamma di costanti affetti?
Colei si pura, al cui modesto sguardo
quasi spinto a virtu talor me credo?
Ella mi fu rapita!
E chi l'ardiva?...
Ma ne avro, ma ne avro vendetta...
Lo chiede il pianto della mia diletta.
Parmi veder le lagrime
scorrenti da quel ciglio,
quando fra il dubbio a l'ansia
del subito periglio,
dell'amor nostro memore
dell'amor nostro memore
il suo Gualtier chiamo.
Ned ei potea soccorrerti,
cara fanciulla amata;
ei che vorria coll'anima
farti quaggiu beata;
ei che le sfere agli angeli
ei che le sfere agli angeli
per te non invidio.
Ei che le sfere,
le sfere agli angeli per te,
per te le sfere agli angeli
per te non invidio.
Non invidio per te.
E quando, o ciel... Ne' brevi
istanti prima che il mio presagio inferno
sull'orma corsa ancora mi spingesse!
Schiuso era l'uscio! E la magion deserta!
E dove ora sara quell'angiol caro?
Colei che prima pote in questo core
destar la fiamma di costanti affetti?
Colei si pura, al cui modesto sguardo
quasi spinto a virtu talor me credo?
Ella mi fu rapita!
E chi l'ardiva?...
Ma ne avro, ma ne avro vendetta...
Lo chiede il pianto della mia diletta.
Parmi veder le lagrime
scorrenti da quel ciglio,
quando fra il dubbio a l'ansia
del subito periglio,
dell'amor nostro memore
dell'amor nostro memore
il suo Gualtier chiamo.
Ned ei potea soccorrerti,
cara fanciulla amata;
ei che vorria coll'anima
farti quaggiu beata;
ei che le sfere agli angeli
ei che le sfere agli angeli
per te non invidio.
Ei che le sfere,
le sfere agli angeli per te,
per te le sfere agli angeli
per te non invidio.
Non invidio per te.
Andrea Bocelli
Gewilde versoeke